Riflessioni sulla Costa d’Avorio
Bambini COsta d'Avorio
Bambini della Costa d'Avorio

La popolazione della Côte d’Ivoire, conosciuta da noi come Costa d’Avorio, è fondamentalmente pacifica, accogliente e tollerante nei confronti delle numerosissime etnie e religioni o credo che popolano il paese.
Cattolici, protestanti e musulmani convivono dunque nel pieno rispetto reciproco.
Eppure, questo splendido paese è da anni martoriato da disordini politici.
Tra le crisi più drammatiche degli ultimi anni si ricorda quella del 2002 che paralizzò tutto il paese: c’erano ribelli che sparavano all’indirizzo dei bianchi e circolare in auto era pressoché impossibile, visto che si veniva fermati continuamente e con qualsiasi pretesto nei numerosissimi posti di blocco disseminati un po’ ovunque, con estenuanti perquisizioni alla ricerca di armi importate dai paesi limitrofi.
Proprio in quel periodo noi stavamo costruendo il nostro presidio sanitario a Songon e i lavori erano resi più lenti e complicati anche dai continui controlli che subivano i camion che dovevano consegnarci i materiali edili, peraltro resi più cari dalla loro mancanza ad Abidjan, la capitale economica del paese della cui regione fa parte Songon e dai conseguenti approvvigionamenti nel nord del paese.
Pochi anni dopo, proprio mi trovavo ad Abidjan per sdoganare dei containers e seguire i lavori del cantiere, venivano scaricati e dispersi in tutta Abidjan 528 m3 di rifiuti altamente tossici provenienti dall’Europa.
Le conseguenze furono decine di morti e migliaia di intossicati, compresa me! Il paese ha vissuto così la più grande emergenza ecologica e sanitaria della sua storia a seguito di una catena di irresponsabilità e colpe volontarie che coinvolgono anche operatori del nostro continente.

Bambini Costa d'Avorio
Bambini della Costa d'Avorio

La povertà è anche questa! Dopo qualche anno di relativa pace e di ricostruzione, il paese ha vissuto nuovamente una grande crisi dovuta all’imminenza delle elezioni che vedevano candidati Laurent Bagbou da una parte e Allassane Quattara dall’altra, quest’ultimo appoggiato dalle Nazioni Unite e soprattutto dalla Francia e quindi dalla UE, che addirittura aveva temporaneamente imposto un embargo. I vari schieramenti politici si erano organizzati in gruppi armati.
Sparatorie e morti dappertutto, negozi e banche chiusi, coprifuoco la sera. Le antenne telefoniche di alcune società erano state oscurate, tant’è vero che per permettere un minimo di comunicazione con i nostri collaboratori locali abbiamo dovuto “caricare” alcuni telefonini di una compagnia secondaria, servendoci di una società di Parigi.
A questo si aggiunga la mancanza di acqua potabile, la carenza di cibo e di generi di prima necessità.
Quanto abbiamo sofferto ascoltando i racconti disperati di chi aveva assistito alle più efferate violenze!
Ora sembra che tutto sia tornato alla normalità: negozi e banche hanno riaperto, le strade sono libere, la città è pulita, le forze armate si sono ritirate.
Il nuovo Presidente Quattara vuole dimostrare a tutti di rappresentare un paese moderno e degno dell’attenzione della comunità internazionale.
In questo contesto così difficile, abbiamo sempre e comunque continuato a lavorare, grazie anche al fatto che i villaggi di Songon non sono stati toccati dai disordini, pur vivendo un duro isolamento dalla capitale.
Abbiamo aiutato i nostri bambini, affettuosamente adottati a distanza dai numerosi nostri sostenitori e abbiamo ultimato il nostro presidio a Songon, ove oggi mancano solo i materiali sanitari secondari.

Vogliamo dunque cominciare ad operare al più presto, essendo il centro completamente allestito e godendo già delle necessarie convenzioni e permessi.
Grazie ad una generosa donazione ricevuta da parte dei coniugi Zago, stiamo ora per varare un importante progetto di prevenzione e vaccinazione a favore dei bambini più bisognosi.
Sarà un evento importante, al quale parteciperanno le autorità governative, ecclesiastiche e diplomatiche.

Comunicazione agli imprenditori
Sono stati inaugurati gli uffici del RECID, Organizzazione mondiale degli Ivoriani della Diaspora per l’iniziativa economica, sociale, scientifica e culturale, presieduta da S.E. Richard Gbaka Zady, già Ambasciatore delle Côte d’Ivoire in Italia e membro del Senato Accademico AEREC.
L’organizzazione ha sede in un ufficio elegante e ben attrezzato nel cuore di Abidjan, Plateau, ad un passo da tutti i Ministeri e offre assistenza, segreteria e spazi a chi vuole avviare business in Costa d’Avorio.

Le opportunità sono tante … basta coglierle!

Carmen Sidel