APPUNTI DI VIAGGIO IN COSTA D'AVORIO

Venerdì 30 aprile 2004- Abidjan

Ore 9: Giunti ieri sera nel Paese, siamo stati come sempre accolti dall’Abbé Akwadan, referente insostituibile per le nostre iniziative in Costa d’Avorio, nonché paziente e fedele accompagnatore nei nostri spostamenti. Ci attende una corposa agenda di importanti appuntamenti e desiderosi di portare a termine tutti gli incontri previsti siamo immediatamente operativi. Nostra prima tappa è il CEPICI (Centro di Promozione di Investimento nella Costa d’Avorio – Gabinetto del Primo Ministro), dove veniamo ricevuti dallo staff al completo del gabinetto capitanato dal Direttore di Promozione di Investimenti Mme Tanoa Elisabeth N’Gotta e dal consigliere tecnico Emmanuel Kouame. È invece assente il direttore generale Godé Pierre Dagbo, che avevamo già incontrato nel corso di una nostra missione precedente e che, essendo oggi impegnato altrove, incontreremo nuovamente lunedì prossimo.

Presentiamo la Commissione Affari Internazionali dell’AEREC e descriviamo i vari progetti economici che stiamo attualmente promuovendo. Nell’occasione chiediamo informazioni sulle opportunità di investimento e sulle necessità del mercato locale, così come anche sulle regolamentazioni. Ci viene spiegato che il CEPICI è l’unico interlocutore ufficiale per investitori locali e stranieri e assiste l’investitore dalla ideazione del progetto alla realizzazione finale. Oltre a ciò, individua opportunità, si occupa degli studi di fattibilità, offre assistenza nell’apertura di società miste, ivoriane o straniere, trasmette i dossier agli organi preposti, si occupa di registrazioni ed autorizzazioni, individua sedi operative e/o terreni, ricerca eventuali partner e veglia sul buon esito. Tutto ciò gratuitamente, in quanto dipartimento del governo.

Veniamo a conoscenza che qualsiasi pratica di importazione deve passare per il loro ufficio e a questo proposito, ci viene consegnato il nuovo Codice di Investimento, trasparente, innovativo e con procedure molto semplificate rispetto al passato.
Apprendiamo che il mercato ivoriano è aperto a tutti i settori e l’assetto societario è libero, ovvero si possono fondare società totalmente ivoriane, totalmente straniere o miste. Esistono anche forti incentivi come l’esonero dalle imposte da 5 a 8 anni e l’esenzione dalla tassa di registrazione e licenza.

Dopo che la dirigenza del CEPICI ci ha fornito tutte le informazioni sulla propria attività, noi a nostra volta illustriamo le nostre varie iniziative di sviluppo in campo economico e ambientale. Spieghiamo che i progetti di cui siamo in possesso vanno dallo smaltimento dei rifiuti, al riciclaggio di vetro e plastica, dal recupero di ferro vecchio, agli impianti di depurazione acqua e quelli per la produzione di energia pulita fino all’introduzione di farmaci di produzione italiana. Si dimostrano molto entusiasti e pronti ad offrire la loro piena collaborazione. Per i dettagli, rimandiamo ad un incontro fissato per lunedì, al quale prenderanno parte anche gli ingegneri Angelo Comandù (nostro Accademico) e Flavio Bettoni, ideatori di una centrale eolica e desiderosi di presentare il loro progetto.

Ore 10: Incontro al Ministero dell’Ambiente ove ci attendono il Capo di Gabinetto Prof. Kouadio Mermoz Kouassi e il consigliere tecnico in questioni giuridiche il Magistrato Mme N. Marie-Chantal Brou accompagnati dai rispettivi staff. Ancora una volta i nostri progetti in campo ambientale suscitano interesse ed entusiasmo soprattutto perché la Costa d’Avorio necessita di importanti interventi sia in termini di raccolta rifiuti e riciclaggio che nel campo di produzione di energia ed acqua potabile ed è auspicabile, in tal senso, l’individuazione di partner stranieri con il conseguente apporto di tecnologie all’avanguardia. Anche in questo caso, rinviamo una discussione più approfondita ad un nuovo incontro fissato per lunedì.

Ore 11.30: Siamo nella imponente cattedrale di Abidjan per incontrare il Cardinale Bernard Agre, che abbiamo conosciuto a Roma e con il quale abbiamo già messo a punto un programma di collaborazione. Il Cardinale Agre, che ci riceve nel suo ufficio, è un religioso molto noto sia per il suo impegno in campo umanitario che per le mediazioni a favore della pace. Proprio qualche giorno fa, in occasione della Santa Pasqua, ha rivolto un forte appello per la cessazione di ogni ostilità alla folla di fedeli che si raduna regolarmente nella cattedrale. La nostra visita, dati i tempi ristretti, è breve ma avremo modo di parlare con calma domani sera, nel corso di una cena alla quale siamo stati invitati nella sua residenza privata.

Ore 12.30: Siamo attesi dalla Presidenza del CACAS (Comitato di Azione Cattolica di Songon), con la quale intratteniamo da tempo uno stretto rapporto di amicizia e all’interno della quale ci sono anche gli anziani del villaggio ove stiamo realizzando il Presidio Sanitario. Con loro facciamo le ultime telefonate di conferma dei nostri futuri appuntamenti. Al termine, accettiamo il cortese invito del commissario di polizia Siméon Bagui N’Gbelo di pranzare presso la mensa privata della Polizia.

Ore 15: Incontro con il Ministro della Sanità Dr. Albert Toideusse Mabri. Questo appuntamento, a lungo preparato, è molto importante per noi in vista dell’ultimazione dei lavori del nostro presidio sanitario. Pur essendo infatti già in possesso delle autorizzazioni da parte del comune di Songon e della prefettura, abbiamo ancora bisogno dell’autorizzazione sanitaria ufficiale da parte del Ministero della Sanità, della convenzione da stipulare per la gestione futura e per l’assegnazione di personale locale oltre che di eventuali sovvenzioni da parte del Governo. Veniamo informati che l’intervento periodico dei nostri medici Accademici italiani sarà soggetto a precise regole, e che l’introduzione di farmaci di produzione italiana necessitano di ulteriori autorizzazioni. Il Ministro, attualmente molto impegnato nella lotta contro la polio recentemente riapparsa nell’Africa Occidentale, ci mette a nostra completa disposizione il suo staff ed i funzionari del Ministero, dandoci così la possibilità di avviare tutte le pratiche necessarie. Prima di andar via, il Ministro ci annuncia con nostra grande soddisfazione che sarà lieto di presenziare all’inaugurazione del nostro presidio sanitario.

Ore 16: Ministero dell’Economia e delle Finanze. Ci attende il Direttore Generale aggiunto Mme Ehui Mamou. Ritorniamo anche qui a presentare la Commissione Affari Internazionali illustrando i progetti economici dei nostri Accademici. Siamo contenti di apprendere da Mme Mamou che la Costa d’Avorio è in grande fermento, c’è molta voglia di creare e di costruire e gli operatori economici locali sono in ricerca di partners esteri affidabili. Al fine di agevolare il nostro lavoro, ci consegna un utilissimo dossier sugli interventi ed opportunità più interessanti da proporre ai nostri interlocutori italiani.

Ore 17: Ministero della Solidarietà. Il Ministro della Solidarietà, della Sicurezza Sociale e del Handicap della Costa d’Avorio, Mme Clotilde Yapi Ohouochi è una nostra vecchia conoscenza, essendo stata ospite, insieme all’Ambasciatore in Italia S.E. Richard Gbaka Zady, di una nostra Convocazione Accademica a Roma. In questo momento si trova fuori Abidjan, ma sarà lieta di riceverci nei prossimi giorni presso la sua residenza privata. Veniamo quindi ricevuti dal Capo di Gabinetto, il Sottoprefetto Gnahoré Siaba Giorges ed dal Direttore di Gabinetto il medico-colonnello Daniel Komet, che avevamo già incontrato in un’occasione precedente. Oltre a parlare dello stato dei lavori del nostro presidio sanitario a Songon e dei progetti ad esso collegati, cogliamo l’occasione per esporre il progetto che abbiamo in comune con la cooperativa Apopoli di Songon. Quest’ultima è composta da 233 donne le quali hanno messo a punto un importante programma di coltivazione, produzione e distribuzione dell’attiéké, cibo base della popolazione, in seguito alla realizzazione del quale sarà possibile offrire lavoro e quindi sostentamento a moltissime famiglie. Ci confermano che attualmente c’è molto da fare nel paese soprattutto dopo la recente guerra civile durante la quale migliaia di famiglie del nord del Paese hanno perso casa, lavoro, attività e terreni e si sono rifugiati nel Sud, considerato “più tranquillo”. Per il reinserimento di queste famiglie, ci vorrà un forte impegno, oltre che ingenti contributi economici. Il tema tornerà in occasione del colloquio, tra due giorni, con la sorella della moglie del Presidente della Repubblica, che ha fondato una ONG per il reinserimento di queste famiglie e che sta cercando collaborazione ed aiuti economici. Il Ministro, inoltre, ci parla delle piaghe della malaria e dell’AIDS che mietono molte vittime e lasciano innumerevoli orfani abbandonati a se stessi; il problema è reso ancora più drammatico dal fatto che tutti i finanziamenti da parte della Comunità Europea e della Banca Mondiale sono stati bloccati a causa della guerra, e attualmente sono previsti esclusivamente interventi di emergenza e per i diritti umani.

Ore 18.30: Siamo attesi da Djè Emile Konan, Professore di Scienze Politiche e di Diritto Pubblico, Consigliere speciale del Presidente della Repubblica, recentemente nominato Primo Consigliere ONU della Costa d’Avorio. Ben inserito da molti anni nell’ambiente politico e diplomatico, è stato lui a confermare personalmente tutti i nostri appuntamenti presso i vari ministeri, annunciati precedentemente dall’Ambasciata Ivoriana in Italia. Il Prof. Konan ci offre la sua piena disponibilità a rappresentare l’AEREC nel suo paese, con l’incarico ufficiale di Presidente del Distretto AEREC di Abidjan, seguendo per noi lo sviluppo dei vari accordi che abbiamo intrapreso e che intraprenderemo nei prossimi giorni. Avremo modo di approfondire il suo ruolo in seno all’Accademia lunedì sera, quando saremo ospiti a cena nella sua residenza.

Sabato 1 maggio, - Abidjan

La mattina ci rechiamo presso la missione delle Suore della Congregazione di S. Maria Consiliatrice, con le quali stiamo portando avanti il progetto del Presidio Sanitario a Songon. Scopo del nostro incontro è fare il punto dei lavori, alla luce dei rallentamenti cui ci ha costretto la guerra civile. Una interruzione che ha rappresentato un duro colpo per l’AEREC e per Missione Futuro Onlus ma al quale abbiamo saputo reagire aprendo immediatamente altri fronti umanitari, in particolare in Camerun.

Nella stessa circostanza incontriamo i responsabili dell’impresa di costruzione, che sono anche impegnati nella realizzazione, nello stesso terreno di 5 ettari, dell’edificio che dovrà ospitare le suore che gestiranno il presidio sanitario, le novizie, le infermiere, i tirocinanti e praticanti. Parliamo anche della futura gestione e della disposizione delle sale (pronto soccorso, primo intervento, reparto partorienti, vaccinazioni ecc.), e dell’aggiunta di un reparto di radiologia in previsione della donazione promessa da un nostro accademico medico di un impianto completo di TAC.

In serata, siamo nuovamente ad Abidjan, per cenare con il Cardinale Bernard Agre. Egli ci riceve con molta cordialità e con lui affrontiamo i comuni progetti in via di sviluppo. Il Cardinale, come abbiamo detto, è molto attivo in campo umanitario e in prima linea nelle iniziative a favore del suo popolo. Tra gli ultimi progetti da lui promossi, vi è la creazione di un laboratorio per l’estrazione di olio essenziale da piante officinali locali molto potenti per la cura di molte malattie della pelle e dell’organismo e anche la ristrutturazione di diversi ospedali e presidi sanitari già esistenti ma in pessime condizioni (a questo proposito, di concerto con lui, abbiamo inoltrato richiesta al Ministero della Difesa Italiano per ottenere l’assegnazione di materiale di casermaggio alienato), ma anche di orfanotrofi. Ci lasciamo dandoci appuntamento a Roma per il prossimo 20 maggio, in occasione di una sua visita in Italia.

Domenica 2 maggio, Songon

Come è ormai tradizione delle nostre missioni, la giornata di domenica è riservata alla S. Messa a Songon. A condurci gentilmente al villaggio, è la tesoriera del Comitato di Azione Cattolica di Songon che vive e lavora ad Abidjan. Quando arriviamo, la Messa è già iniziata, ma il sacerdote celebrante si accorge del nostro arrivo e ci da il classico benvenuto - Akwaba! – seguito dall’applauso gioioso della comunità. Al termine della funzione, salutiamo i molti amici del villaggio e, distribuite come di consueto le caramelle ai bambini, ci rechiamo sul terreno che ci è stato donato dagli abitanti del villaggio per il nostro presidio sanitario, per ispezionare il cantiere. È davvero una costruzione imponente con molte sale destinate alle visite, alle vaccinazioni, primi soccorsi e piccoli interventi, dotato anche di un reparto di ostetricia e neonatologia. Anche il reparto per il ricovero con numerose stanze ed il reparto medici con camere private con bagno, cucina e sala riunione sono già perfettamente predisposte. Decidiamo di apportare qualche modifica al tetto per semplificare ed accelerare i tempi, perché abbiamo intenzione di ultimare i lavori ed inaugurare la struttura entro la fine dell’anno. Mentre noi ispezioniamo i vari ambienti, i due ingegneri Comandù e Bettoni studiano la posizione del terreno, la distanza dalla laguna e dai villaggi, i pozzi appositamente scavati e già pieni di acqua, per approntare un impianto per la produzione di energia e di acqua potabile.

Al villaggio ci attende già tutta la comunità. Dopo una breve passeggiata con i bambini fino alla laguna, veniamo accolti con la tipica cerimonia di benvenuto. Ci intratteniamo con gli anziani e con loro parliamo delle novità degli ultimi mesi. Poi ci dedichiamo alla distribuzione dei doni che abbiamo portato con noi - 60 kg di abbigliamento, disinfettanti, cerotti, saponi, dentifrici e spazzolini, matite e penne per i bambini. Purtroppo il tempo non è mai abbastanza per poter far tutto come si vorrebbe e salutati tutti velocemente ci rechiamo ad Abidjan perché siamo attesi nella residenza privata del Presidente della Repubblica.
La moglie del Presidente Simone Gbagbou ci fa accomodare nel suo grande salone dove è presente anche la sorella Mme Quattara Ehivet Claudine. La “first lady” aveva già sentito parlare molto di noi e si complimenta per il nostro lavoro e anche per gli incontri da noi effettuati nei giorni precedenti, che ritiene siano i più adatti per i nostri scopi. Non esita ad offrirci la sua disponibilità per promuovere e sostenere i progetti di Missione Futuro presso il Governo e, ovviamente, presso suo marito.

Mme Quattara Ehivet Claudine è desiderosa di presentarci un suo progetto umanitario promosso dalla Ong da lei fondata in favore delle popolazioni in difficoltà a causa della guerra civile. Queste popolazioni, che si trovano perlopiù al Nord e all’Ovest del Paese, durante gli assalti dei ribelli ed i disordini politici nel corso degli ultimi 18 mesi, hanno perso casa, attività, terreni e lavoro. Il progetto di Mme Claudine ci sembra molto interessante e ammirevole in quanto favorisce il processo di riconciliazione nazionale e la reintegrazione delle popolazioni colpite. Il progetto prevede anche la divulgazione delle leggi, l’alfabetizzazione, la lotta contro l’HIV e la sensibilizzazione per il benessere delle donne e dei bambini. Un progetto ambizioso che, a nostro avviso, dovrebbe essere affrontato seriamente dalla Comunità Europea che potrebbe farsene carico nell’ambito, già previsto, degli interventi di emergenza.

Lunedì 3 maggio, Abidjan

Ore 9.30: Ambasciata d’Italia. Non è la prima volta che ci rechiamo presso la nostra Ambasciata: nel 2000, ancor prima di iniziare i lavori di costruzione del presidio sanitario a Songon, abbiamo incontrato l’allora Ambasciatore S.E. Luigi Costa Sanseverino di Bisognano, e nel 2002, in assenza dell’attuale Ambasciatore, abbiamo avuto un incontro con il consigliere Dr. Luigi Scotto.

L’Ambasciatore Paolo Sannella ci riceve con molta ospitalità. Conosce già perfettamente i nostri progetti in Costa d’Avorio e ovviamente anche le difficoltà che abbiamo incontrato da due anni a questa parte. Ci informa che ci sono diverse organizzazioni, associazioni ed ordini religiosi italiani che operano nel campo della solidarietà in Costa d’Avorio e che attualmente è impegnato proprio in un monitoraggio dell’intera attività umanitaria nel Paese. Per questo, esprime la necessità di un efficiente coordinamento nonché di operare in stretto contatto con l’Ambasciata, la quale offre la propria disponibilità ad informare sulle regole da osservare quando si vuole svolgere un’attività umanitaria nel Paese, offrendo nel contempo assistenza per le autorizzazioni, per l’importazione di materiale destinato alle opere di solidarietà in esenzione delle imposte doganali, per l’arrivo di personale medico, che intende operare temporaneamente sul territorio nazionale. L’unica condizione che pone, in tal senso, è quella di informare l’Ambasciata con largo anticipo per poter operare nei tempi giusti. A questo proposito, coglie l’occasione per invitarci ad una riunione di lavoro a Roma da lui organizzata, prevista per il 14 maggio, durante la quale illustrerà ai rappresentanti delle Associazioni, tutte le regolamentazioni da osservare al fine di poter operare nella massima legalità. I temi del convegno ci vengono anticipati, al termine dell’incontro, da una circolare che ci consegna la responsabile della sezione per la cooperazione D.ssa Alessandra Canova.

Ore 12.30: Ci rechiamo a Treichville, un quartiere alla periferia di Abidjan, per incontrare il Direttore del Dipartimento di Farmacia e Medicine (DPM) Dott.ssa Rosalie Assi-Gbonon, un appuntamento che ci era stato fissato dal Ministro della Sanità per conoscere nei dettagli le pratiche di importazione di farmaci italiani nella Repubblica della Costa d’Avorio. Dopo averci illustrato le procedure per ottenere l’autorizzazione ufficiale, la Dott.ssa Assi-Gbonon ci consegna i vari moduli di richiesta che vanno presentati alla commissione insieme alla descrizione dettagliata ed ai campioni dei farmaci.

Ore 15: Appuntamento con il Servizio Giuridico del Ministero della Sanità. Il Direttore Kamara Mohamed ci spiega con precisione la procedura e ci indica i documenti e le dichiarazioni che dobbiamo produrre per ottenere la convenzione ufficiale tra la nostra associazione ed il Ministero della Sanità inerente l’attività futura e la gestione del nostro presidio sanitario. Con questa convenzione non solo avremo il riconoscimento ufficiale e l’autorizzazione sanitaria, ma anche la possibilità dell’assegnazione di personale medico e paramedico locale. Ci assicura che, a seguito della consegna della completa documentazione, la convenzione sarà operativa in tempi brevissimi.

Ore 16: Di nuovo al Ministero dell’Ambiente. Dopo il nostro incontro di venerdì, il direttore del Gabinetto Prof. Kouassi ed il suo staff hanno lavorato intensamente sulle nostre proposte ed ora ci chiedono studi tecnici più approfonditi che faremo inviare loro dall’Italia dopo il nostro ritorno. Nel frattempo, su nostra richiesta, hanno preparato una lista di interventi da effettuare in Costa d’Avorio nel settore dell’ambiente che noi provvederemo ad inoltrare, dopo il vaglio della Commissione Affari Internazionali, agli Accademici interessati nella certezza che sapranno cogliere questa importante opportunità.
Nell’occasione, gli ingegneri Comandù e Bettoni, presentano la centrale eolica di loro invenzione che ha la capacità di produrre energia pulita senza l’utilizzo di altre risorse e con questa pompare acqua dal suolo, depurarla e distribuirla. Il progetto riceve l’entusiasta approvazione dei funzionari, in quanto energia e acqua, che sono alla base dell’evoluzione e dell’economia di un paese, sono qui molto carenti, specialmente nelle aree settentrionali e occidentali. Ci lasciamo con l’impegno, da parte nostra, di fornire tutti i dettagli tecnici.

Ore 17.30: Nuovamente al CEPICI, Centro di Promozione di Investimento nella Costa d’Avorio. Questa volta, oltre al Gabinetto del Primo Ministro al completo, ci attende anche il Direttore Generale Godé Pierre Dagbo che mostra grande piacere nel rivederci a distanza di due anni dal nostro ultimo incontro. Egli ci parla a lungo del suo Paese e mostra un certo ottimismo per il futuro. Siamo ben contenti di apprendere che tutti gli imprenditori esteri sono i benvenuti, soprattutto se portano progetti e know-how. Come annunciato nell’incontro di venerdì, con noi ci sono gli ingegneri Comandù e Bettoni i quali espongono il progetto della centrale eolica, illustrando dettagliatamente il sistema, il funzionamento e le capacità operative. Ci accorgiamo che l’interesse per il progetto è notevole al punto che per l’occasione è presente anche la stampa locale. Al termine dell’incontro, durato circa un’ora, veniamo avvicinati da alcuni giornalisti che ci hanno intervistato e con nostra grande soddisfazione il giorno dopo abbiamo potuto leggere di noi sui giornali e abbiamo sentito parlare del nostro progetto anche in radio. L’aver trovato il favore non solo delle istituzioni ma anche della gente e della stampa ci inorgoglisce e ci incoraggia ad andare avanti.

Ore 20: Siamo a cena nella residenza di Emile Konan, per festeggiare la sua nomina di Presidente di Distretto di Abidjan ma anche il 34° anniversario di sacerdozio del nostro amico Abbé Akwadan.

Il nostro soggiorno in Costa d’Avorio è sconvolto da un imprevisto: la cancellazione del volo che l’indomani avrebbe dovuto portarci da Abidjan a Yaoundé. Nonostante vari tentativi, non è stato possibile per noi lasciare il Paese prima del giorno successivo, con conseguente stravolgimento della nostra agenda di appuntamenti in Camerun. Nel corso della giornata supplementare ad Abidjan, abbiamo avuto modo di rivedere e discutere con il nostro nuovo Presidente del Distretto AEREC di Abidjan, Prof. Emile Konan e poi di incontrare una rappresentanza della comunità europea ad Abidjan, nelle persone del Capo della Delegazione Friedrich W. Nagel e del Secondo Segretario per gli Affari Politici Stéphane Meert, per esplorare le possibilità di ottenere finanziamenti comunitari per i nostri progetti. Nonostante l’incontro abbia risvolti interessanti, le informazioni che ci vengono comunicate non aggiungono molto a ciò che avevamo già appreso nel corso di una nostra recente missione di lavoro a Bruxelles.

Mercoledì, prima della partenza, abbiamo ancora tempo per recarci brevemente ai Ministeri della Sanità e della Solidarietà per presentare le documentazioni che nel frattempo abbiamo approntato. Ancora, riesco ad incontrare il Dott. Evariste Gouepo con il suo collaboratore Thomas Djeya, i quali hanno creato una rete di distribuzione di farmaci in ben dieci Paesi dell’Africa Occidentale che ci tornerà certamente utile. I saluti con le nostre Suore sono sempre commoventi, ma ci consola il pensiero che torneremo presto in questo meraviglioso Paese nei quali abbiamo tanti legami.

Carmen Seidel