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Le prime giornate internazionali della diaspora Cote d’Ivoire
Il 18 e 19 agosto, si è tenuta la prima edizione delle “Giornate Internazionali della Diaspora” presso il VITIB di Grand Bassam (Abidjan). Creare un contesto istituzionale e politico a favore degli Ivoriani all’estero; promuovere accordi di cooperazione tra la Costa d’Avorio ed i paesi ospitanti; sostenere lo Stato della Costa d’Avorio nel processo di ricostruzione post crisi. Sono stati questi i leit motiv delle prime giornate internazionali della diaspora (JID) organizzate da RECID (Rete Cote d’Ivoire Diaspora) nella zona franca di Grand-Bassam.
“Diaspora e eco-cittadinanza” è stato il tema centrale di questo incontro che ha visto una forte adesione di delegazioni di ivoriani viventi all’estero, di cooperative agricole locali, imprenditori italiani, della Grecia e dell’India con a testa S.E. Richard Zady, già Ambasciatore della Costa d’Avorio in Italia (nonché membro del Senato Accademico Onorario di AEREC), ora Ambasciatore in India, e S.E. J.C. Sharma rappresentante del Ministero degli Affari Esteri dell’India. In apertura delle giornate, il Presidente del RECID S.E. Richard Gbaka Zady ha insistito sull’azione della diaspora che risiede nella volontà di permettere il rientro dei giovani nel loro paese per creare ricchezza.
“Una volta si partiva per Europa per evolversi, oggi si parte per l’Europa per imparare e portare qualche cosa al paese d’origine”, ha osservato l’Ambasciatore. Aldilà del ritorno di questi giovani, il Presidente RECID ha annunciato che la sua struttura incoraggerà coloro che torneranno a dare una partecipazione attiva nell’economia ivoriana. “Saremo rigorosi nel non deludere questi investitori e coloro che creeranno impiego per risolvere il problema della disoccupazione dei giovani. Siamo enormemente ambiziosi.Ed è per questo che
dobbiamo mobilizzare gli investitori.”
E. Joachim Anvire, Direttore del Dipartimento Ivoriani all’Estero (DIE) presso il Ministero degli Affari Esteri, in rappresentanza del Ministro Gervais Kakou, ha sottolineato come sia importante offrire un ambiente propizio per permettere alla diaspora di investire nel loro paese. “Dobbiamo fare della diaspora un anello importante per gli investimenti in Costa d’Avorio. Dobbiamo sensibilizzarli purché investano nello sviluppo del loro paese. Lo Stato si deve impegnare a rendere l’ambiente degli affari favorevole e attraente”, si è raccomandato. “Sono circa 1.5 milioni gli ivoriani all’estero (2010), nel 2008 ci sono state rimesse di 107,500 miliardi di Franchi CFA, che rappresentano il 0,93 % del PIL del paese. Per promuovere gli investimenti bisogna garantire un clima credibile e pacifico.”
Vari sono stati gli interventi a seguire, fra gli altri quelli di Tommaso Rossi, industriale e Presidente Onorario di RECID, S.E. Paolo Sannella, già Ambasciatore d’Italia in Costa d’Avorio e ora Presidente di CREA, Corrado Rossito, Presidente della Confederazione Italiana di Unione delle Professioni Intellettuali e Consigliere del Comitato Economico e Sociale Europeo, S.E. Ambasciatore J.C. Sharma, Former Member Secretary of High Level Committee on Indian Diaspora, Former Secretary of External Affairs, Luciano Lagamba, Presidente di SEI, Sindacato Emigrati Immigrati, Essane Clarisse Niagne, Segretaria consolare incaricata del servizio immigrazione e responsabile di NecMedi e Carmen Seidel, Presidente Missione Futuro ONG.Alla fine dei lavori delle Prime Giornate Internazionali della Diaspora, CIU (Corrado Rossito) e RECID (Richard Gagba Zady) hanno firmato un protocollo d’intesa tra le altre cose per la promozione della cooperazione culturale e la parità di genere, comprese nei programmi e nelle politiche dei paesi africani, l’implicazione delle cooperative africane nelle politiche della UE per la cooperazione allo sviluppo agricolo e rurale dell’Africa, l’organizzazione di iniziative formative.
Al termine della seconda e ultima giornata, una serata che ha visto una eccezionale performance di grandi artisti giunti dall’Italia: Claudio Polinelli (sassofonista), Gabin Dabiré (chitarrista, originario del Burkina Faso), Rashmi Bhatt (percussionista, originario dell’India) e Sazed Al- Allam (sitar del Bangladesh). Nella stessa serata, la Vice Presidente AEREC ha consegnato le insegne a S.E. Richard Zady, per sugellare ulteriormente una collaborazione proficua e un’amicizia che vanno avanti ormai da diversi anni. L’evento si è tenuto, come segnalato all’inizio, nella zona franca di Grand- Bassam presso il Vitib (villaggio delle tecnologie d’informazione e della biotecnologia).
Un complesso estremamente moderno e all’avanguardia che offre agli imprenditori ambienti e assistenza completa, comprendendo formalità amministrative, servizi multilingue, intermediazione, etc. Sono a disposizione, tra l’altro, vari uffici, sale meetings e un auditorium per circa 1500 persone. L’azienda interessata può usufruire di benefici tributari come l’assenza di diritti doganali, l’assenza di tasse per i primi 5 anni, la libertà di trasferimento fondi, visto e permesso di lavoro per diversi anni per lavoratori stranieri. Il giorno seguente la fine dell’incontro, la delegazione si è recata a Yamoussoukro, capitale politica, per essere ricevuta dal Prefetto Nassa Dakoury e per visitare la città, il Palazzo Presidenziale e la cattedrale che supera come dimensione la Basilica romana di S. Pietro. Carmen Seidel e Laurent De Bai
Nuovo allarme sanitario: la Dengue, come difendersi
Probabilmente la maggior parte delle persone non ne ha mai sentito parlare prima ma la Dengue rappresenta una grande minaccia per tutta la popolazione mondiale. Si tratta di un virus che ha origine in Asia e che è già arrivata, tra gli altri paesi, in l’Australia e in Brasile dove, nel marzo 2008, si sono riscontrati in pochi giorni 2000 malati facendo quindi parlare di epidemia; in Costa d’Avorio sono stati registrati, fino ad oggi, 13 casi con un decesso. La dengue viene trasmessa da una zanzara diversa da quella che trasmette la malaria ed è una malattia mortale, della quale esistono 4 ceppi diversi (1, 2, 3 4).
I sintomi sono gli stessi della malaria - tranne che per il ceppo 3 che comporta emorragie interne ed emorragie da naso, bocca, orecchie, ano, etc. ed è la più pericolosa - e ciò fa sì che i dottori prescrivano cure per tale malattia.
Ma per la Dengue non esiste ancora una cura, così come non esiste un vaccino: si possono curare solo i sintomi, L’incubazione del virus è di circa 7 giorni e una volta preso uno dei ceppi si rimane immune per tutta la vita, ma solo contro quel ceppo. Il tipo 3 viene trasmesso dalla zanzara che trasmette anche la febbre gialla, contro la quale normalmente ci si vaccina prima di recarsi in paesi a rischio; purtroppo il vaccino non protegge dalla dengue. Se colpiti dalla dengue, è assolutamente sconsigliato l’autotrattamento ed è opportuno contattare al più presto un medico o recarsi in ospedale. La prevenzione consiste nell’eliminare i pericoli: utilizzare spray per ambienti e per il corpo, evitare stagni, coprirsi adeguatamente. E sapere che le zanzare portatrici della dengue aggrediscono esattamente dalle ore 15 alle 19, mentre quella della malaria durante la notte.